Origini muay thai - enciclopedia gratis muay thai e thai boxe

Origini Muay thai

Se qualcuno chiedesse quali siano origini della muay thai, come si siano evolute e chi creò questa arte, la risposta corretta dovrebbe tornare indietro fino alla preistoria, quando la razza umana era allo stato primitivo e le necessità costringevano gli umani a combattere l'uno con l'altro.
Lo scontro era essenziale per sopravvivere, per far parte di un clan.
Il combattimento antico con canne e clave come armi, l'utilizzo della bocca, delle gambe e delle mani per colpire fanno parte della natura intrinseca umana ed animale per attaccare e difendersi da qualsiasi nemico.
La necessità di proteggersi ha portato all'evoluzione delle armi naturali come strumenti di offesa e difesa.

Le origini della muay thai risalgono al tempo degli uomini primitivi che hanno cominciato ad utilizzare le gambe, le ginocchia, i gomiti e i pugni per difendersi e combattere contro i nemici.
E' risaputo che gli esseri umani sono inclini alla vita in comunità invece di una vita isolata da eremita, perchè il solo fatto di essere umano implica il bisogno ed il supporto della propria famiglia per proteggersi dai pericoli esterni.
La vita in un gruppo implica la presenza di una persona che ne assuma la leadership, un capo con qualità superiori al resto delle persone, una persona con forza superiore alla norma capace di sconfiggere ogni nemico.
Un leader con queste qualità generalmente è in grado di portare valori come la lealtà ed il rispetto all'interno del proprio gruppo, senza però essere un peso per gli altri membri.
Egli è in grado di essere ad di sopra degli altri e allo stesso tempo essere tra di loro. Solo un vero leader sa fare questo.
E' nella natura dell'uomo, fin da bambino, seguire una persona più grande di lui.
In genere le persone più deboli tendono a credere e seguire persone più forti di loro.
Nei tempi antichi la forza fisica era considerata molto superiore alla forza mentale.

Nella Thailandia antica, durante i secoli, le nuove capacità nell'arte del combattimento crebbero d'importanza e l'intera tribù divenne sempre più adepta alla muay thai o come viene chiamata al giorno d'oggi thai boxe.
Con l'aumentare del numero dei membri, la piccola iniziale tribù divenne una larga comunità ed i leader passati durante i secoli furono in grado di portare prosperità e di migliorare le proprie tecniche di battaglia con la costruzione di frecce, archi e lance.
Con l'ulteriore evoluzione di questa società si scoprirono i metalli con i quali vennero create nuove armi come i coltelli, le spade, gli scudi, ecc.. utilizzate durante gli scontri.
La continua evoluzione trasformò il leader nell'odierno "re".
La persona scelta come re doveva possedere qualità come la forza fisica, la forza di volontà, conoscenze delle arti marziali e delle tecniche di difesa in maggiore quantità rispetto alle persone comuni.
Una caratteristica fondamentale che doveva possedere era l'abilità di unire la popolazione che governava ed allenare gli uomini con i metodi di combattimento a lui conosciuti, con l'utilizzo sia delle armi che della thai boxe.

In quei primi tempi di monarchia la Thailandia era all'interno di un processo di formazione ed acquisizione di integrità e forza e le guerre erano perennemente combattute con i paesi al confine. Si potrebbe dire che la professione nazionale thailandese di quel tempo fosse quello di prepararsi ai conflitti e quindi quello di allenarsi nella muay thai poichè attacchi ed invasioni erano all'ordine del giorno.

I metodi di combattimento di allora differivano da quelli utilizzati ai giorni nostri poiché le armi utilizzate erano del tipo a corto raggio d'azione: lance, giavellotti e clave di legno, tutte armi che potevano essere utilizzate per gli scontri frontali.
In aggiunta a queste armi artificiali si utilizzano armi naturali come le tecniche di boxe, le gomitate e le ginocchiate.
L'utilizzo delle parti del proprio corpo come armi per difendersi prese il nome di Thai Boxe classica.

La thai boxe è un'arma sempre pronta all'attacco soprattutto quando si colpiscono i punti vitali del corpo umano. E' l'antenata di qualsiasi tipo di arma ed è superiore a tutte le altre. Tutti i fighter che non sono in grado di padroneggiare queste ami naturali, anche se sanno utilizzare le armi considerate tradizionali, si troveranno in netto svantaggio contro il loro avversario. Pharayaa Phichai, noto anche come Thongdij Fankhao, è un esempio di guerriero: da quando era bambino amava praticare la muay thai scappando dai propri genitori per allenarsi e migliorare la propria arte.

Con il passare del tempo egli crebbe e divenne un forte e valoroso guerriero al tempo del regno del re Taksin.
La sua passione e la sua bravura lo portarono a diventare il comandante dell'esercito.
Si racconta che per amore del proprio Paese si battè in battaglia fino a che la sua spada non si ruppe e, dopo averla lanciata a terra, continuò a combattere con i tecniche di boxe, ginocchiate, calci e gomitate.
Poichè era un maestro della muay thai uscì dalla battaglia vivo e vittorioso.
La thai boxe è stata oggetto di studi da parte dei soldati thailandesi sin dai tempi antichi.

In tempo di guerra, quando era necessario affrontare gli avversari, o in tempo di pace, le techiche di difesa erano importanti per il capo dell'esercito quanto per il monarca.
Questo perchè, nei tempi antichi, le guerre erano all'ordine del giorno.
La thai boxe è un'arte molto amata dal popolo thailandese di qualsiasi classe sociale, inclusa la nobiltà e la famiglia reale, che non soddisfatti di assistere agli incontri, praticavano loro stessi la muay thai.

Nai kanom thom: il famoso guerriero di muay thai

Durante la caduta di Ayutthaya nel 1767, l'antica capitale della Thailandia, la città fu assediata e distrutta e gli invasori Birmani imprigionarono molti thailandesi.
Tra di loro numerosi thai boxer, catturati dal potente Suki Phtra Nai Kong e portati nella città di Ungwa.

Nel 1774 nella città birmana di Rangoon il principe Mangra, re dei Birmani, decise di organizzare una settimana di celebrazioni in onore del tempio dove le reliquie del Buddha erano conservate.
Ordinò, per questa manifestazione, una presentazione reale di un incontro di thai boxe tra i thailandesi e i birmani con un ring da boxe che venne innalzato di fronte al trono.
Tutti i thai boxer indossarono per la prima volta i famosi pantaloncini thai boxe.
Per la celebrazione vennero organizzati anche degli spettacoli di commedie teatrali ed incontri con le spade.
Durante il primo giorno di celebrazione vennero scelti un nobile birmano ed un thai boxer che si sarebbero scontrati nell'antica arte della muay thai.
Dopo aver portato omaggio al re birmano lo scontro tra il thailandese e l'avversario ebbe inizio.. Il thai boxer, salito sul ring da muay thai, e presentatosi come Nai Khanom Tom, un famoso fighter di Ayutthaya, venne accolto dagli spettatori in modo totalmente indifferente poichè ai loro occhi era solo un robusto ma fragile prigioniero. Dal gruppo degli spettatori birmani vi era però anche un gruppo di prigionieri thailandesi che tifava per lui.

All'inizio del match Nai Kanom Tom cominciò a danzare attorno al proprio avversario lasciando perplesso il pubblico birmano. La danza muay thai era ed è tutt'ora una tradizione thailandese, il wai khruu, con il quale il thai boxer presta omaggio al proprio maestro.

Quando la campanella suonò l'inizio del match Nai Khanom Tom gli si lanciò immediatamente contro con calci, gomitate e tecniche di boxe sul torace fino a far collassare il suo avversario.
Il giudice, ad ogni modo, non considerò il KO una vittoria per il thai boxer perché l'avversario birmano era stato, secondo lui, distratto dalla danza muay thai (wai khruu) e quindi Nai Khanom Tom dovette affrontare altri nove avversari.

Nai Khanom Tom accettò di combattere contro gli altri birmani per tenere alta la reputazione dell'arte che amava e praticava con passione: la thai boxe.
Il suo ultimo avversario fu un maestro di muay thai proveniente dalla città di Ya Kaiche che era in visita per i festeggiamenti.
Si offrì volontario come combattente ma fu subito messo al tappeto da due potenti calci circolari di Nai Khanom.

Il principe Mangra rimase così compiaciuto della thai boxe che offrì a Nai Kanom Tom una ricompensa a suo piacere tra denaro o bellissime mogli.
Senza indugio il vincitore scelse le mogli giustificandosi con il fatto che il denaro si trovava più facilmente.
Perciò il principe Mangra gli donò due splendide ragazze della tribù dei Mon che Nai Khanom Tom portò in Thailandia e con le quali visse fino alla fine dei suoi giorni.

Nai Khanom è considerato il primo thai boxer ad aver portato l'arte della thai boxe con dignità anche ai confini della Thailandia tanto che questo episodio è rimasto nella storia birmana fino ai nostri giorni.

Quando Nai Khanom Tom sconfisse più di nove birmani campioni dei loro villaggi uno dopo l'altro, il principe Mangra sentì crescere in lui l'ammirazione per la muay thai, affermando con estreme convinzione che i thailandesi possiedono un'arma letale all'interno del loro sangue: la thai boxe. Un solo thai boxer capace è in grado di far fronte a più avversari anche se armati. Il talento di un fighter di muay thai è quasi soprannaturale. Fu in questo modo che nacque la reputazione della thai boxe come forma d'arte di combattimento per eccellenza.

Non esiste nessun'altra boxe
Come quella dei thailandesi:
Pugni, ginocchia, piedi e gomiti
Tutti sono utilizzati.
Ed il thai boxer, non importa quanto sia piccolo
Non può essere battuto.
Tutti e nove i birmani del Mon
Furono battuti dall'incredibile forza della muay thai.
Il nome di Nai Kanom Tom
Risuona con fama.
Anche dopo la sua morte
Il suo nome sopravvive.
Noi, che siamo nati molti secoli dopo di lui
Continuiamo a conoscere il suo nome
Egli portò onore alla nostra nazione
E noi tutti lo ammiriamo

Durante il periodo minore della Thailandia, il Chulasakaraj che cominciò nel 1778 d.C. durante il settimo anno del regno del re Rama I, due fratelli francesi che praticavano la boxe si trovavano in viaggio attraverso i fiumi della Thailandia alla scoperta di diverse province dove poter combattere in cambio di denaro. Nessuno dei due perse mai un incontro.

Quando arrivarono a Rattanakosin (oggi chiamata Bangkok), chiesero ad un interprete di fargli da intermediario per poter combattere nella capitale.
Il nobile presentò regolare richiesta al re Rama I, il quale decise di discutere del problema con il suo fratello minore.
Il comunicato del fratello recitava:
"Gli stranieri hanno proposto una sfida. Se nessuno dei nostri thai boxer la accettasse sarà una sconfitta a priori per noi, un vero insulto al paese. Vorrebbe dire che nessun thailandese nella capitale è in grado di batterli. La nostra reputaizone ne soffrirebbe. Il disonore viaggerebbe oltre i nostri confini. Troverò un thai boxer capace di procurargli una sonora sconfitta."

Il re Rama I accettò l'avviso di suo fratello e chiese al nobile di comunicare ai francesi che avrebbe preparato un incontro con una vittoria di 4000 baht, una somma enorme per quell'epoca.

Il principe trovò un thai boxer di nome Muen Phlaan, un soldato del ministero della difesa che pratica la muay thai. Oltre ad essere un praticante, quest'uomo era un insegnante di thai boxe. Era un atleta dalle performance incredibili le cui abilità erano praticamente insormontabili. Il principe ordinò la costruzione di un ring da boxe e dei singolari pantaloncini muay thai con il nome dei fighter vicino all'area degli incontri del tempio del Budda di smeraldo. Nel giono prefissato per lo scontro il thai boxer vinse molto facilmente sconfiggendo i due fratelli francesi.

La thai boxe è uno sport molto caro alle persone thailandesi di qualsiasi classe sociale, compresa la monarchia che la favorì grazie soprattutto al re Rama V, un vero appassionato di incontri di muay thai.

Il re era così appassionato di muay thai e delle arti marziali che durante il suo regno i migliori thai boxer venivano direttamente nominati da lui.
Tra questi ricordiamo Phrachai Chokechokchana, un maestro di thai boxe di Bangkok; Muen Sangad Chueng Chok, un maestro di muay thai della provincia di Korat; Muen Muay Mii Chue dalla provincia di Chaya; Muen Muay Maen Mad della provincia di Lopburi e molti altri.
I thai boxer di quel periodo erano gratificati dalla carriera e dall' onore che portava l'arte che praticavano.

I fighter di muay thai erano talmente agili durante i movimenti di difesa e così bravi nel saltare in alto da poter colpire la testa dell'avversario con calci e ginocchiate; altri erano molti bravi a rimanere in guardia tanto da potersi avvicinare abbastanza in modo da poter afferrare l'avversario con il clinch.

Nel 1921,durante il regno di re Rama VI, il re organizzò un grandioso torneo di thai boxe, il Sanaam Suan Kulaab.
Questo grande evento doveva essere una specie di rievocazione dell'arte nel suo massimo splendore, il più grande torneo di muay thai organizzato in Thailandia fino a quel momento con i migliori fighter provenienti da tutte le province thailandesi.
Tra i thailandesi ci sarebbero stati anche dei lottatori cinesi, indiani e birmani che si sarebbero dovuti scontrare con le abilità e le tecniche thai boxe.

Gli europei si interessano alla thai boxe per più di 60 anni.
Durante la prima guerra mondiale, la Thailandia spedì delle truppe a combattere con i propri alleatil, e la thai boxe divenne conosciuta in tutto il mondo grazie ad un articolo su una rivista di settore chiamata Le sport oriente che scriveva:
"La thai boxe è una conoscenza diifficile da possedere. I fighter sono agili, veloci e resistenti. Questo sport non è solo una entusiasmante, strana e straordinaria forma di intrattenimento. Per l'ennesima volta noi francesi ci rendiamo conto che il Siam è una delle nazioni asiatiche più potenti del mondo."
Lo studio della thai boxe era obbligo tra i soldati thailandesi nel passato perché le armi, a quel tempo, non erano distribuite a tutti come ai giorni nostri e molti dovevano fare affidamento solo sul proprio corpo.

In molti combattimenti faccia a faccia con i nemici, i soldati thailandesi erano molto più avvantaggiati grazie alle loro conoscenze della muay thai.
La thai boxe era studiata per due ragioni: per rispondere con un efficace offesa nei combattimenti corpo a corpo, e per essere utilizzata nella difesa personale.
Nel periodo delle guerre, la thai boxe era studiata come complemento alle armi già conosciute ed utilizzate.

La thai boxe divenne uno sport regolamentare quando venne costruito il primo ring da boxe nel campo da calcio di Suan Kulaab. Il pavimento del ring era ricavato da travi di legno con sopra posizionato un tatami.
Nei combattimenti era previsto esclsuivamente l'uso dei guantoni thai boxe, della conchiglia protettiva e di pantaloncini muay thai. Il tempo degli incontri era misurato in minuti ed un arbitro regolamentava il match.

Ad oggi, la muay thai è conosciuta in tutto il mondo.
La thai boxe ha però perso dei caratteri che la contraddistinguevano quando nel resto del mondo furono vietati l'uso delle ginocchiate e delle tecniche di gomito durante gli incontri.

Un vero thai boxer ha il compito di mantenere in vita la vera muay thai, quella che si pratica con gomiti e ginocchia, non quella adattata agli stranieri che non sono in grado di competere con il vetro spirito della thai boxe.